dintorni

parliamo un po' di cosa scrivere in questo spazio qui

marzo 31, 2004

Quelle cose sacrosante che fanno i camioneri in queste situazioni

La famiglia bionda al completo si precipitò fuori per vedere l'accaduto. Papà biondo parve molto sollevato nel vedere l'auto intatta: solo qualche spruzzo d'acqua sui vetri e una carpa che si agitava tra le ruote posteriori. Lo zingaro si affacciò sulla porta con grande lentezza, non prima di aver estratto furtivamente un piccolo fagotto da sotto il bancone, un oggetto che teneva nella mano destra coprendolo con un sudicio canovaccio e fingendo di strofinarlo, come si fa asciugando un bicchiere. Gli bastò una rapida occhiata al piazzale per capire che poteva riporre il "bicchiere" al suo posto. Ma subito dopo tornò fuori, con ghigno divertito, per godersi la scena.
S_ era ancora seduto al suo posto. Nel piattino da caffé era ancora nitida l'immagine che lo aveva scosso: due enormi camion che si scontravano, con gran pioggia di pesci tutt'attorno (i pesci apparivano in modo particolarmente accurato, S_ pensò che dovevano essere carpe...). Con l'assoluta certezza di vedere la stessa scena S_ si alzò faticosamente dal suo posto e seguì biondi e zingaro all'esterno del bugigattolo:
- papà-biondo scattò un paio di foto e poi cercò di attaccare bottone con il camionero;
- mamma-bionda tentava, senza troppa convinzione, di rimettere a mollo qualche carpa;
- lo zingaro bestemmiava e rideva senza pudore, gesticolando e mimando con le mani l'accaduto con il chiaro intento di protrarre le risate e le bestemmie;
- i bimbi-biondi piangevano. Poi uno dei due iniziò a prendere a calci una carpa e smisero di piangere;
- il camionero, grattandosi dietro l'orecchio, osservava con interesse il lago che si stava creando tra i due tir;
- l'altro camionero, quello dell'autocisterna, non si muoveva.
S_ scorgeva una figura maschile all'interno della cabina di guida: un uomo seduto al volante con la sigaretta accesa tra le labbra. Ma non scendeva, non imprecava, non si metteva le mani tra i capelli e tutte quelle altre sacrosante cose che fanno i camioneri in queste situazioni.
"Forse è morto" pensò S_.

marzo 29, 2004

“Hai capito, no?”

Un colpo sordo, proveniente dall’esterno, una via di mezzo tra un tonfo e un boato.
Lo zingaro ebbe un fremito, appena percettibile, e si affrettò a girare attorno al bancone, come per avere le spalle rivolte al muro e il locale sotto controllo visivo. A S_ parve un comportamento di eccessivo allarme. I biondi, seduti al tavolo più vicino all’ingresso, sobbalzarono e si guardarono attorno, destra-sinistra, come se avessero udito la prima tromba dell’Apocalisse. Solo papà-biondo rimase calmo, levando lentamente gli occhi verso il soffitto. S_ vide distintamente l’immagine che si dipingeva nel suo sguardo: la grossa familiare parcheggiata lì davanti (colpita? ammaccata? distrutta?) e il tir del camionero appena uscito dal locale (ma era ancora lì fuori? se ne stava andando o era già partito da un pezzo?). S_ si meravigliò di non aver reagito in modo istintivo e scomposto al forte rumore. Allo stesso tempo provò un certo piacere nell’assistere, spettatore unico e divertito, alle reazioni degli altri presenti, e già si preparava a gustare le loro prossime mosse, senza rinunciare alla scommessa di veder rientrare in scena, da un momento all’altro, lo sbracato camionero.
Tanto per mostrare pubblicamente la sua freddezza, decise di dedicarsi in modo ostentato alla lettura dei fondi di caffé, giochino che aveva imparato da una sua ex-fidanzata serba (attualmente moglie del boss dell’ippodromo locale nonché sua informatrice personale sulle corse più truccate della settimana). Rovesciò la tazzina e attese che il liquame marrone, la sottile bava giallognola e i numerosi corpuscoli neri si disponessero nell’incavo circolare al centro del piattino. Sava gli aveva insegnato che a volte sono necessari alcuni minuti per mettere a fuoco la figura che appare ma poi, un po’ come in quei poster 3-D, all’improvviso saltava fuori un’orchidea, un jet, uno stegosauro...
Stavolta no. Stavolta l’immagine apparve di botto e colse S_ con la tazzina ancora a mezz’aria. Immobile, tentò di sorridere per dissimulare l’imbarazzo.
Lo zingaro lo osservava, con una faccia che diceva “Hai capito, no?”.

marzo 26, 2004

Tregua, dettagli, poscia

L'intrigo si complica, accetto volentieri la tregua fino a lunedì. Dobbiamo anche parlare di alcuni dettagli da definire insieme: avrò conciliabolo con Zeman nel fine-settimana poscia relazionerò.
Ciancio alle bande.

marzo 24, 2004

La quinta di Cagnes

Ecco infine riunito un simpatico terzetto nel cyberspazio, che altri chiama la blogosfera, e che però, per restare terra-terra, identificherei come un punto (baricentro, isocentro, culocentro? help) al centro del triangolo A-M-Z, individuabile grosso modo nei dintorni del casello autostradale di Tolosa Est, tra il Carrefour e il benzinaio Elf. Lì c'è un piccolo server, gestito da uno zingaro, con pastis, giornali, flipper e un televisore che trasmette in loop squallide corride di Arles. La puzza di chiuso è quasi nauseabonda. Luci basse, niente finestre. I bicchieri dietro il bancone ballano ogni volta che passa un tir nel retro. Portacenere gialli, della Ricard, deformi. Alle pareti un paio di gagliardetti del Rugby Toulouse e un'icona della Madonna Nera di Tyro con un sigaro in bocca e una Beretta calibro 9 parabellum sotto l'ascella.
S_ sta seduto al tavolo in fondo, accanto al bancone, con una copia di Paris-Turf aperta sulla riunione pomeridiana di trotto a Cagnes sur Mer; circoletti e pallini sono tracciati a pennarello su alcuni partenti della quinta corsa. Lo zingaro sghignazza seguendo, con un occhio chiuso, le impacciate gesta del giovane espada marsigliese, Manuel Le Formidable: "Ah, le mec là... no se torna jamais dans l'arena, scommetti?". S_ sorride, ma non ha capito un cazzo. La quinta di Cagnes, a pensarci bene, fa schifo.

Dema è vivo e lotta insieme a noi

"Preparerò il possibile, per l'impossibile improvviserò".
(da una e-mail from Zurich)

Lost in translation

Roma, esterno giorno.
Ragazza francese: "Qu'est-ce que tu as dit?" (pr. kes kt'a dì?)
Ragazzo romano: "Che stà addì?" (pr. ke st'a ddì)
(thanks to Claire)

marzo 23, 2004

From Switzerland with calm

Dopo aver affrontato (in modo esaustivo, direi) la questione Ingegneri vs. Geologi, lancio qui una seconda ipotesi di lettura:
Spagna vs. Svizzera?!?

marzo 22, 2004

Netch 1 - Dema 0

Saluto l'ingresso di Don Partidòn, mentre il Dema annaspa ancora tra username e password.
La superiorità degli ingegneri sui geologi è, a mio avviso, uno dei segni della fine dei tempi.
Augh!